giovedì 15 marzo 2012

FLYBALL

Il Flyball è uno sport cinofilo di squadra tra il cane ed il proprio padrone, nato in California negli anni settanta da Herbert Wagner: in Italia non è ancora particolarmente sviluppato. Si tratta di una vera e propria gara a staffetta dove quattro cani per squadra corrono effettuanto un percorso e seguendo una pallina.
Il flyball consiste in una successione di quattro salti che devono essere eseguiti dal cane fino ad arrivare ad una macchina che, tramite la pressione delle zampe del cane sulla pedana, lancia una pallina grande come quelle utilizzate per il tennis: il cane deve ripetere i quattro ostacoli nel senso opposto e portare la palla al padrone. Appena giunto a destinazione parte il secondo cane che deve ripetere il percorso allo stesso modo e così via per il terzo e il quarto cane.
Il percorso è formato da quattro salti posizionati a 3 m l’uno dall’altro, i salti devono essere alti 10 cm per i cani di taglia piccola, non meno di 22,6 cm per i cani di taglia media e 40,5 cm per i cani di grossa taglia. Il padrone dei cani in tutto questo percorso ha un ruolo rilevante in quanto deve incitare il proprio cane ad effettuare correttamente e velocemente il percorso: la tentazione per il cane di scappare o di rilassarsi una volta raggiunta la palla potrebbe essere forte, proprio per questo il flyball richiede una grandissima concentrazione.

In Italia non esiste ancora una federazione che abbia stilato un regolamento ufficiale, il regolamento adottato è quello della North American Flyball Association: le prime testimonianze di questo bellissimo ed avvincente sport cinofilo risalgono al 1998 quando nel nostro paese vennero formate le prime due squadre di Flyball italiane che parteciparono al primo appuntamento Europeo a Kontich.
Il Flyball è una disciplina che ha come fine l’insegnamento al cane di un comportamento controllato e collaborativo, che richiede alla base una buona armonia tra il cane ed il suo conduttore e permette lo sviluppo delle attitudini all’invio in avanti, al riporto di oggetti, alla velocità nella corsa, al salto, al richiamo, alla sociabilità, come si legge nello stesso regolamento di gara.

L'alimentazione delle cagne in gravidanza

La corretta alimentazione della cagna durante la gravidanza è fondamentale per una buona salute della madre e dei cuccioli.
In base alle esigenze della madre, si può suddividere la gestione alimentare in vari periodi:

Prima dell'accoppiamento
In questa fase è importante il controllo del peso corporeo della madre, per fare in modo che giunga all’accoppiamento in modo ottimale; cagne sottopeso o obese possono manifestare difficoltà durante la gravidanza, al momento del parto o nella successiva fase di lattazione. Se necessario, va modificata la quantità o il tipo di alimento utilizzato: l’attenzione va rivolta soprattutto all’apporto in principi nutritivi che devono essere presenti nel mangime in modo bilanciato per evitare carenze o eccessi.

Prime 5-6 settimane di gravidanza
Nelle prime settimane di gravidanza, la cagna mantiene il suo ritmo di vita abituale e non ci sono particolari modifiche fisiche e comportamentali; c’è una variazione minima del peso corporeo e dei fabbisogni nutritivi; pertanto, dovrebbe ricevere la stessa quantità di alimento necessaria al mantenimento.
È bene utilizzare un alimento completo, di buona qualità e con alta digeribilità.


Le percentuali di principi nutritivi consigliate sono le stesse raccomandate per la crescita e l’allattamento; l’elevato contenuto energetico deriva da un maggior consumo delle riserve depositate nell’organismo dell’animale, che si verifica prima e durante la gravidanza.
Un alimento che non soddisfa questi requisiti è spesso causa di alterazioni della ghiandola mammaria, che hanno un’influenza negativa durante la lattazione per la quantità e qualità del colostro e del latte prodotti.
Occorre porre molta attenzione alla presenza nella dieta, di adeguate quantità di carboidrati solubili, in grado di fornire energia ed evitare fenomeni ipoglicemici. Diete prive di carboidrati, come quelle a base esclusivamente di carne, sono responsabili di ipoglicemia in fasi avanzate della gravidanza, nonché della nascita di cuccioli sottopeso e poco vitali.
Con l’utilizzo di un mangime completo non sono necessarie integrazioni né di alimenti (carne, latte) né di integratori oligominerali, in quanto non solo alterano i rapporti tra i vari principi nutritivi presenti nel mangime, ma possono causare malformazioni ai cuccioli.
Al tempo stesso, eventuali carenze nutritive possono indebolire le difese immunitarie del cucciolo, non solo alla nascita, ma anche nelle fasi successive della vita.
Per quanto riguarda il metodo di somministrazione, il pasto può essere somministrato 2 volte al giorno, tenendo conto che si può verificare una riduzione del consumo volontario di alimenti tra la terza e la quinta settimana di gestazione, per cui sarebbe consigliabile, almeno in questa fase, suddividere la razione giornaliera in pasti più frequenti e meno abbondanti. Non deve, inoltre, mai mancare l’acqua potabile che deve essere sempre a disposizione dell’animale.

Ultime 3-4 settimane di gravidanza
La dieta specifica risulta essere fondamentale soprattutto in questa fase della gestazione. Nell’ultimo periodo, infatti, la madre incrementa il proprio peso del 15-20% e si assiste a qualche variazione del carattere: diviene più pigra e si stanca facilmente.
A seguito di queste condizioni, occorre diminuire gradualmente l’attività fisica e aumentare la razione, sino a un 15-25% in più nell’imminenza del parto.
In questa fase le cagne mostrano un calo dell’appetito, dovuto al fatto che i cuccioli assumono dimensioni considerevoli e comprimono gli organi della cavità addominale, quali stomaco e intestino. Pertanto, è consigliabile somministrare gli alimenti in piccoli pasti con frequenza maggiore oppure ad libitum (a volontà). La somministrazione ad libitum è consigliabile negli ultimi 10 giorni, soprattutto se il numero di cuccioli è elevato, in quanto la cagna presenta notevoli difficoltà a consumare tutto l’alimento necessario.

Le cure durante il parto
La gravidanza ha una durata di 60-65 giorni nel cane e si svolge, generalmente, in modo naturale. Quando si avvicina il momento del parto, la cagna effettua la ricerca del luogo più adatto, un luogo protetto, silenzioso e poco illuminato e assume specifici comportamenti: tende a raspare, a scavare, si crea un giaciglio.
In prossimità dell’evento, oltre a una certa irrequietezza, manifesterà dei segni caratteristici: le ghiandole mammarie si gonfiano particolarmente, completo o parziale rifiuto dell’alimento e abbassamento della temperatura corporea che, circa 12-18 ore prima del travaglio, scenderà dai normali 38,5 fino a 37°C.
A questo punto è opportuno mettere a disposizione della madre una cassetta per il parto, abbastanza grande da poter accogliere i cuccioli, collocata al riparo da correnti d’aria e rialzata rispetto al pavimento; le pareti della cassa dovranno essere abbastanza alte da impedire l’uscita dei cuccioli, ma non quella della madre. Per la lettiera non si deve usare materiale troppo leggero e sottile; i giornali sono sdrucciolevoli e non forniscono un buon appoggio ai cuccioli che stanno imparando a camminare, mentre coperte, tappetini o asciugamani, purché lavabili o monouso, possono costituire un’ottima lettiera. Fondamentale è la pulizia per limitare le infestazioni parassitarie e le infezioni di natura batterica o virale.
Al momento del parto bisogna assicurare la massima tranquillità alla madre e, in genere, è preferibile non interferire: alcune cagne, infatti, possono diventare nervose o disinteressarsi ai cuccioli se disturbate.
In seguito a una fase caratterizzata da tremori e respirazione affannosa, iniziano le contrazioni uterine che portano alla nascita del primo cucciolo; a questo punto la madre rimuove gli annessi fetali e la placenta e si prepara all’espulsione degli altri cuccioli.
Con la fuoriuscita dell’ultimo cucciolo la cagna si tranquillizza, lecca i piccoli e si occupa dell’assistenza e dell’allattamento. Subito dopo il parto è fondamentale l’assunzione di colostro entro 12-18 ore da parte dei cuccioli, in particolar modo perché fornisce protezione verso numerose malattie.

martedì 13 marzo 2012

UNGHIA ROTTA

i nostri setter sono sempre pieni di energia e a volte possono rompersi le unghie di solito delle zampe posteriori, ciò provoca molto dolore e una notevole perdita di sangue come primo soccorso vi consiglio
di mettere una museruola al cane disinfettare la ferita poi utilizzare della polvere emostatica o della cenere per fermare l'emorragia, se no si fermasse portatelo dal veterinario che cauterizzerà l'unghia.

 

integratore olio vivo active fazoo

Ho provato sui miei 4 setter inglesi (1 maschio di 12 anni, 1 maschio di 8 mesi, 1 femmina di 6 anni e 1 femmina di 3 anni) questo integratore completamente naturale e privo di ogm, si chiama olio vivo active della fazoo lo potete comprare su http://www.vetplanet.biz/  e ottenere maggiori informazioni su http://www.fazoo.it/.
i suoi ingredienti sono: olio di spremitura di germe di mais,olio di spremitura di germe di grano,olio di carote,lievito di birra,F.O.S.,zinco chelato,aglio,sale marino. Contiene vitamine E-A-D-B e acidi grassi Omega 3 e Omega6.
Questo integratore è estremamente appetibile lo consiglio per cagne in gravidanza, cani anziani e cuccioli
ho riscontrato il pelo più lucente e più folto, una maggiore vitalità e appetito.
Spero di esservi stato d' aiuto!